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Come divorziare se non so dove si trova lui: divorzio con coniuge irreperibile

Quando la moglie vuole divorziare ma non sa dove sia il marito, deve procedere con un procedimento di divorzio con coniuge irreperibile.

Capita spesso, infatti, che si perdano le tracce di una persona oppure che l’ex sia uno straniero che lascia il nostro paese senza dare alcuna notizia di sé: in questi casi la moglie può comunque divorziare.

In questi casi, infatti, non è possibile procedere con un divorzio su domanda congiunta perché il coniuge non può accettare alcun accordo essendo irrintracciabile. Laddove il coniuge dovesse comparire dinanzi al Tribunale a causa iniziata, però, si potrà consensualizzare il procedimento, se si riuscirà a trovare un accordo sulle condizioni.

Assistenza legale e durata del procedimento

Premesso che per ottenere lo scioglimento del matrimonio dinanzi al Tribunale è sempre necessario l’intervento di un Avvocato, sia in caso di procedura consensuale che giudiziale, quando il coniuge è irreperibile la parte più delicata del procedimento consiste nella notifica degli atti alla controparte per la quale il legale deve effettuare un’apposita procedura prevista dal Codice di Procedura Civile, solitamente presso l’ultima residenza nota.

Dopo aver effettuato le notifiche nei modi previsti dal Codice la causa potrà continuare con la pronuncia di contumacia del coniuge da parte del Giudice. In sostanza il procedimento giudiziale prosegue in assenza della controparte. In questi casi l’assenza del coniuge impedisce l’instaurazione di un contraddittorio tra le parti e, quindi, rende il procedimento un po’ più veloce anche se la causa deve svolgersi secondo il rito previsto dal Codice e, pertanto, può avere una durata variabile a seconda del numero di processi celebrati in ciascun Tribunale.

Come detto quando il coniuge è irreperibile la parte più delicata del procedimento è quella della notifica. Per questo è necessario rivolgersi ad un legale in grado di effettuare le necessarie ricerche presso le case comunali ma, soprattutto, che conosca bene la disciplina delle varie tipologie di notifiche in special modo nel caso in cui queste si debbano effettuare all’estero dato che, a seconda del paese di destinazione, ci si deve muovere compiendo passaggi differenti, anche presso uffici consolari ed ambasciate.

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Il divorzio in caso di una condanna penale

La cronaca nera ha spesso sconvolto per la crudeltà di eventi – omicidi, estorsioni, rapimenti – compiuti dal classico “uomo della porta accanto”. Una vita regolare, una famiglia come tante. Nulla sembrerebbe giustificare il gesto estremo. L’insospettabile diviene d’un tratto il mostro. Piccoli paesi fino a quel momento pressoché sconosciuti piombano improvvisamente sulle prime pagine dei quotidiani e nei titoli di testa dei TG nazionali. Le indagini diventano a tutti gli effetti un fatto mediatico, la tragedia viene spettacolarizzata. Il diritto di cronaca finisce per lasciar spazio ad approfondimenti che possono alimentare la morbosa curiosità del pubblico. La volontà di far luce sui fatti si tramuta in un’ossessiva ricerca di particolari anche scabrosi. La vita privata dell’individuo – colpevole o presunto tale – diventa di pubblico dominio, così come quella della sua famiglia.

Ed è proprio della famiglia che troppo spesso ci si dimentica. Mogli (e figli) finiscono travolti insieme sotto il peso schiacciante dei riflettori, privati del loro diritto ad affrontare il dramma al riparo dal facile giudizio altrui. A questo si deve aggiungere poi il trauma della drammatica presa di coscienza della reale natura dell’uomo che si aveva accanto. Quello con cui si è deciso di condividere il resto della propria vita – magari mettendo su famiglia – rivela tutto d’un tratto un lato nascosto, oscuro, malvagio, pericoloso.

Divorziare subito per voltare pagina

Per chi si trova in queste situazioni è possibile ottenere il divorzio senza dover passare dalla precedente fase di separazione, anche contro il volere dell’altro coniuge. Questa possibilità è applicabile unicamente nei casi di una condanna all’ergastolo o alla reclusione superiore ai 15 anni per reati non colposi. Il superamento della soglia dei 15 anni può derivare anche dalla somma di condanne relative a più crimini e contenute in più sentenze, pronunciate anche da giudici stranieri – purché si tratti di fatti penalmente rilevanti nell’ordinamento italiano. Fanno eccezione unicamente i reati politici e quelli commessi per motivi di valore morale o sociale. Certamente non si può pensare che un divorzio faccia dimenticare simili esperienze, ma può essere un modo per iniziare a voltare pagina.

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